Traccio di S. Venanzio – Palazzo Bovarino

Distanza (km)

Salita (m)

Discesa (m)

Stiamo descrivendo il tratto “nascosto” dell’antica strada che collegava San Venanzo con Palazzo Bovarino, località ora quasi dimenticata ma che nel Medio Evo e fino al 1960 circa registrava una forte presenza umana, diffusa tra il piccolissimo borgo fortificato (ora privato) e i casali circostanti.

Occorre prendere la strada bianca che conduce al luogo chiamato “Traccio di Santo Venanzio”; una volta giunti all’edicola che ricorda il Santo, si procede costeggiando contro corrente il Torrente Faena (siamo proprio vicini alle sue sorgenti), si attraversa un suo affluente (quasi sempre secco) per prendere una bella strada in salita nel bosco; uscendo dal bosco si piega a Sud e, una volta superato il tratto ripido, occorre piegare decisamente a Ovest; qui la strada è poco evidente ma ci può aiutare la presenza di una vecchia recinzione che dobbiamo lasciare sulla nostra destra.

Questa recinzione ci accompagnerà per un lungo tratto, poi la strada diventa più evidente ed è impossibile sbagliare. Lasciando il Poggio Montanara sulla nostra destra, raggiungeremo la SS 317 che attraverseremo fino a prendere una bella strada bianca in discesa, verso Ovest. Proseguendo sempre in direzione Ovest – Sud Ovest supereremo Podere Colianni e scendendo dovremo porre attenzione ad un rudere sulla nostra destra, dopo il quale piegheremo a sinistra su di un piccolo pendio erboso; inizialmente sembra di non avere una traccia sotto i piedi ma, fatti pochi metri, il sentiero torna evidente diventando una strada non appena ci si addentra nel bosco. Troviamo addirittura un tornante (molto raro nelle strade antiche) poi raggiungeremo il Torrente Migliari, lo guaderemo e, risalendo la sua sponda Sud, incontreremo una bella strada in salita che in breve ci condurrà a Palazzo Bovarino.

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