San Vito in Monte

San Vito in Monte è un antico castello, probabilmente ricostruito intorno al 1315 ed oggi trasformato in abitazione. Sorge non lontano dalla “tana del diavolo” , grotta lungo il Fersinone, nella quale sono state trovate tracce dell’età del bronzo. Possesso dei vescovi orvietani, fu da loro fortificato perché punto strategico della linea di difesa contro Perugia. Distrutto nel 1240, ricostruito e conteso dalle fazioni dei Monaldeschi in lotta tra loro, subì l’ultima distruzione nel 1505 ad opera di Sforzino Baglioni. Come Comune perse la sua autonomia nel 1929 quando venne aggregato a San Venanzo. Da vedere, all’interno della chiesa parrocchiale, le pregevoli lavorazioni in cotto, la statua in terracotta della Madonna con bambino del 1500, una tela dei primi del seicento e un organo a canne del settecento. La località è famosa per le acque ferruginose della sorgente dell’Acquaforte. Dalle mura castellane di San Vito in Monte si ha la sensazione di trovarsi in uno di quei Border Place a controllo di vastissime aree geografiche. Un suggestivo panorama si apre a 360° e lo sguardo può spaziare sui territori di cinque regioni: dall’altopiano Alfino all’Amiata, dal Monte Nerone ai Sibillini e dal Gran Sasso ai Vulsini, passando per il massiccio del Terminillo.

Festività

Print Friendly, PDF & Email

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi