Dall’alto medioevo allo Stato Pontificio
Nel successivo periodo dell’Alto Medioevo, il castello venne riedificato e restituito alla sua funzione di presidio territoriale ma rafforzò anche la propria economia estendendo la coltivazione dei terreni agricoli circostanti. Mentre si cominciavano a sperimentare i primi contratti di mezzadria, la popolazione aveva infatti necessità di continuare a risiedere per sicurezza all’interno delle mura.
Fu così che, per regolare l’accresciuta vita sociale del borgo, fu necessario ricorrere verso la fine del XV° secolo alla promulgazione di appositi Statuti. Un Visconte nominato dal Comune di Orvieto ne era garante dell’osservanza in nome del Governo Orvietano ancora retto dalla potente famiglia guelfa dei Monaldeschi i quali, usciti vincitori dalla sanguinaria lotta trecentesca con i rivali Filippeschi, rafforzarono e mantennero per un lunghissimo periodo il proprio potere come strenui difensori e fedeli mandatari dello Stato Pontificio.