Curiosità araldiche

Un’attenta analisi dello stemma del Comune di San Venanzo ci consente di notare la presenza di: un’aquila con gli artigli ben piantati sulle torri di un castello incastonato all’interno di uno scudo con una corona signorile in capo e racchiuso in basso fra un ramo di quercia e uno di ulivo. L’interpretazione di tale simbologia basata sul tradizionale significato dell’Araldica classica ci svela che: . l’AQUILA sta a raffigurare la potenza feudale, la CORONA il dominio da parte di una nobile signoria, . il RAMO DI QUERCIA rappresenta forza, coraggio, virtù, perseveranza, il RAMO DI ULIVO sta infine a significare un chiaro richiamo alla pace. Ora, sulla base di un ragionamento logico è lecito pensare che la scelta dell’Aquila possa derivare, per esempio, da un riferimento esplicito all’aquila imperiale delle truppe del Barbarossa del cui passaggio rimane testimonianza più accreditata nel vicino Poggio Aquilone. Oppure quell’aquila potrebbe essere la testimonianza della sua più autentica e lunga storia feudale durante la quale il Castello di San Venanzo crebbe e prosperò sotto il dominio della potente famiglia dei Monaldeschi di Orvieto a partire dall’inizio del 1300 fino alla fine del 1600. San Venanzo e tutti gli altri Castelli dell’Alto Orvietano, situati nel versante nord – est del Peglia, furono infatti governati da almeno uno dei discendenti di quella famiglia guelfa e, guarda caso, il simbolo sembra una copia fedele del sigillo medievale utilizzato dal Comune di Orvieto. E’ assodato infine che l’aquila in questione non si riferisce comunque a uno dei quattro diversi rami in cui i Monaldeschi si divisero a seguito di feroci faide interne dopo la morte del potente Ermanno. San Venanzo appartenne infatti ai Monaldeschi della Cervara e questo esclude qualsiasi collegamento con il fatto che, insieme a quelli del cane, della vipera e del cervo ci sia per esempio anche quello dell’aquila. L’avere messo in campo queste argomentazioni, non suffragate da prove documentali è pertanto solo un tentativo di fornire un ventaglio di possibili spiegazioni che si sforzano quantomeno di suggerire delle motivazioni plausibili sulle scelte postume effettuate di chi li adottò.

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